18 giugno e 16 luglio 2014 – Alberi da frutto al Centro “La Primula”

Nei giorni 18 giugno e 16 luglio 2014 le Brigate Verdi hanno piantato degli alberi da frutto nei giardini del Centro “La Primula”, in Via Alfredo Covelli, zona Prenestina/Collatina. Sono stati messi a dimora un albicocco (Prunus armeniaca L.), un pesco (Prunus persica (L.) Batsch), un pero (Pyrus communis L.) e un melo (Malus domestica Borkh.).

Il centro è gestito da volontari, tra cui terapisti della riabilitazione, insegnanti di sostegno e operatori teatrali:  da più di venti anni è attivo al fine di favorire l’inserimento sociale per i portatori di handicap ( www.laprimula.info ).

Gli alberi da frutto saranno parte di un percorso di agricoltura sociale che gli utenti del centro presto inizieranno, grazie anche all’approntamento di un orto all’interno del perimetro della struttura.

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The 18th of June and the 16 of July, 2014, the Brigate Verdi bedded out 4 fruit trees in the  La Primula Centre’s gardens, in Rome.

This Centre is managed by volunteers, qualified in rehabilitation therapy, theatre workshop, or as assistant teachers.  For more than 20 years it is active to promote social integration of people with disabilities. (www.laprimula.info)

The Centre is setting up a vegetable garden and an orchard for social farming purposes, to involve the users in manual labours.

Da Sx: Marco Molle, Nica Annibaldis, Agnese Sielli, Francesco (Presidente "La Primula")
Da Sx: Marco Molle, Nica Annibaldis, Agnese Sielli, Francesco (Presidente “La Primula”)

 

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Stefano Antonelli, Nica Annibaldis
Stefano Antonelli, Nica Annibaldis
Marco Molle, Agnese Sielli
Marco Molle, Agnese Sielli
Marco Molle, Claudio Pergola (padre di Simona di "Dai 7 colli ai 7 passi", www.becycling.net/it
Marco Molle, Claudio Pergola (padre di Simona, ciclista in “Dai 7 colli ai 7 passi”, www.becycling.net/it )

14 maggio 2014 – Acer negundo al Parco di Casal Bruciato

Il 14 maggio 2014, le giardiniere volontarie del parco di Casal Bruciato (Catiuscia Di Florido, Maria Clerico e Marcella Cognolato), aiutate da Andrea Mosetti dell’associazione Radici e dalle Brigate Verdi, hanno messo a dimora 4 Acer negundo.

Hanno partecipato anche delle classi delle scuole adiacenti, zappando e scavando le buche per gli alberelli.

Terreno di riporto, argilloso...
Terreno di riporto, argilloso…
Da Dx: Marco Molle, Stefano Antonelli

 

I ragazzi partecipano al posizionamento degli alberi
I ragazzi partecipano al posizionamento degli alberi
Acer negundo messo a dimora
Acer negundo messo a dimora

9 maggio 2014 – Melia azedarach e Acer negundo al Centro anziani “1° maggio” sopra la metro S. M. Soccorso

Il 9 maggio 2014 sono stati piantate due Melia azedarach (comunemente chiamato “albero dei rosari”) e due Acer negundo nel giardino del centro anziani “1° maggio”, sopra la metro Santa Maria del Soccorso. I soci del centro se ne prenderanno cura.

 

7 aprile 2014 – Una sughera al Circolo Arci di Via del Frantoio (Tiburtino III, Metro S. M. Soccorso)

Il 7 aprile 2014 é stato piantato una sughera (Quercus suber) nel Circolo Arci “Concetto Marchesi” di Via del Frantoio, nel quartiere Tiburtino III, adiacente alla metro B Santa Maria del Soccorso.

Se ne prenderanno cura i membri dell’Arci, che stanno ristrutturando questa piccola area verde, per farla tornare punto di attrazione del quartiere ( https://www.facebook.com/circoloarci.concettomarchesi ).

Da Sx: Marco Molle, Catiuscia Di Florido, Stefano Antonelli
Da Sx: Marco Molle, Catiuscia Di Florido, Stefano Antonelli

 

1° aprile 2014 – Un leccio alla scuola Palombini a Casal de’ Pazzi

Il 1° aprile 2014 è stato piantato un leccio (Quercus ilex) nella scuola elementare Palombini, vicino a via di Casal de’ Pazzi. Una classe di bambini ha partecipato attivamente e con entusiamo alle operazioni di messa a dimora.

Alla scoperta dei lombrichi nel compost
Alla scoperta dei lombrichi nel compost

1 modif Palombini

 

Il leccio è stato piantato

4 modif Palombini
La prima secchiata d’acqua
Stefano Antonelli, Catiuscia Di Florido, Marco Molle, tutti i bambini e il leccio appena piantato

26 marzo 2014 – Alberi al Parco di Casal Bruciato

Il 26 marzo, nell’ambito del progetto “Adotta un albero”, sono stati messi a dimora due alberi nel Parco di Casal Bruciato.

Il parco, situato tra Via di Casal Bruciato e Via dei Cluniacensi, è stato creato dal Municipio l’anno scorso. Per mancanza di fondi non è più stata fatta la manutenzione ordinaria, della quale hanno iniziato a prendersi carico i cittadini della zona.

Il quartiere tiburtino, pesantemente edificato, ha bisogno di qualche albero in più che assorba tutto lo smog prodotto dal traffico veicolare.

Una sughera (Quercus suber) di quatro anni è stata messa a dimora vicino all’entrata di Via dei Cluniacensi. Un bagolaro (Celtis australis o Celtis occidentalis) è invece stato piantato nell’area cani.

Gli alberi verranno adottati dai frequentatori del parco e dall’associazione Radici, attiva da anni sul territorio.

Dentro l'area cani
Dentro l’area cani
Un bagolaro verrà messo a dimora nell'area cani
Un bagolaro verrà messo a dimora nell’area cani
Davanti alla sughera
Davanti alla sughera

25 febbraio e 17 marzo 2014 – Alberi nelle strade del quartiere San Lorenzo

Nell’ambito del progetto “Adotta un albero”, le Brigate Verdi hanno piantato dei ligustri (Ligustrum lucidum) in Via dei Marrucini, nel quartiere San Lorenzo. Il primo è stato messo a dimora il 25 febbraio 2014, di fronte al civico n.58: gli adottanti sono Sabrin e Manuel, del negozio prospiciente, che si faranno carico di innaffiarlo.

Districamento delle radici prima della messa a dimora
Districamento delle radici prima della messa a dimora
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Da Sx: Marco Molle, Stefano Antonelli

Gli altri due ligustri sono stati piantati il 17 marzo 2014, all’altezza dei civici n.42 e n.44, all’incrocio tra Via dei Marrucini e Via del Lollis.  Le persone che lavorano nel bar adiacente, più il portiere del palazzo e il libraio sono gli adottanti: vivendo o lavorando a pochi metri dalle aiuole in cui sono state sistemate le piante, ci hanno promesso che si prodigheranno per innaffiarle. In queste aiuole si trovavano anni fa degli alberi, però seccatisi e non rimpiazzati. Le alberature stradali e la creazione di aree verdi a Roma non probabilmente non ricevono la giusta attenzione dalle amministrazioni capitoline. Roma è  una delle città più verdi al mondo ( 131,7 metri quadri per abitante, rispetto ad un valore medio nazionale di 93,6 ), ma il dato è tale solo grazie alle superfici dei parchi cittadini romani, che sfalsano risultato finale. Se non si considerassero e grandi Ville, ma solo gli spazi verdi piccoli, gli alberi lungo le strade, il risultato sarebbe ben  più modesto.  Secondo il Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010, la presenza totale di tutto questo verde è quasi vanificata dall‘altissimo tasso di motorizzazione (706,7 macchine ogni 1.000 abitanti, contro un tasso medio nazionale di 616,7 ; 143,7 motocicli  ogni 1.000 abitanti, contro un tasso medio nazionale di 124,7). L’inquinamento prodotto da questi mezzi è inoltre causa di molte malattie che attaccano e lentamente indeboliscono o uccidono le essenze arboree della capitale. A tal riguardo,  è interessante leggere un articolo , ormai datato, ma che può dare un’idea sulla relazione tra smog e fitopatologie ( http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/29/Decine_alberate_storiche_sono_segnate_co_10_0110298307.shtml ). San Lorenzo, come molti altri quartieri, è un esempio della mancanza di verde pubblico, limitato alle zone verdi di Villa Mercede, di Parco Caduti del 19 luglio 1943 e di Piazzale del Verano. Con il tempo, speriamo che la situazione migliori, come è avvenuto pochi anni fa con la messa a dimora di nuove alberate a Via de Lollis.

Preparazione della buca per il ligustro, davanti al civico n.42 di Via dei Marrucini
Preparazione della buca per il ligustro, davanti al civico n.42 di Via dei Marrucini
Ligustro piantato davanti al bar, all'altezza del civico n.44
Ligustro piantato davanti al bar, all’altezza del civico n.44
Ligustro messo a dimora davanti al civico n.42
Ligustro messo a dimora davanti al civico n.42

21 novembre 2013 – Alberi al capolinea Atac della Metro Rebibbia

Nell’ambito del progetto Rinverdire Rebibbia, le Brigate Verdi hanno piantato 4 pioppi nell’area incolta al lato del capolinea Atac, situato fuori dalla Metro Rebibbia. Sono stati scelti i pioppi in quanto l’unico albero già presente era dello stesso tipo. Una decina di giorni prima, abbiamo fatto un sopralluogo con il Servizio Giardini, contattato da noi via fax e via mail: stabiliti i dettagli, in data 21 novembre 2013 è stato possibile mettere a dimora i quattro alberelli. A inizio stagione calda, metteremo dei cartelli che inviteranno i passanti e coloro che attenderanno i bus alle fermate, a innaffiare gli alberi, dando così il loro contributo al successo dell’iniziativa. Speriamo che tra pochi anni l’area diventi ombrosa e fresca, riparo per i viaggiatori urbani e produttrice di ossigeno per contro lo smog prodotto dagli autoveicoli della Via Tiburtina.

Dimitris Evagelu
Andrea Caggese
Andrea Caggese

 

Marco Molle
Marco Molle
Stefano Antonelli

 

Laghetto Snia a Largo Preneste o una bella colata di cemento?

TESTO PROVENIENTE DAL SITO:

http://www.exsnia.it/comunicati/2013/lago-per-tutt-cemento-per-nessun-domenica-10-novembre/

https://i2.wp.com/www.exsnia.it/wp-content/uploads/2013/11/evento-fb1.jpg?w=474

 

CON UNA CANOA NEL LAGO CONTRO LA SPECULAZIONE

Domenica 10 novembre 2013, nel corso dell’iniziativa “Visita guidata all’ex-Fabbrica, al Parco delle Energie e al laghetto Ex-Snia”, a più di 200 abitanti è stata negata la visita guidata a quella parte di fabbrica della Snia Viscosa ed al lago, già di proprietà pubblica.

Con una canoa abbiamo conquistato il centro del lago e ci siamo riappropriati di quello che ci spetta, rivendicando il diritto di accedere all’area del laghetto

L’intera area è destinata da piano regolatore a verde pubblico e servizi e sarebbe dovuto essere già parco; risulterebbe che un quarto è già stato espropriato per l’ampliamento del Parco delle Energie verso Casal Bertone, la proprietà ha fatto finta di non saperne nulla, e ha chiuso gli accessi impedendo il passaggio come servitù, ma non solo…

Dopo lo scorso 12 ottobre, quando un folto gruppo di abitanti era già sceso al laghetto, la proprietà ha illecitamente sbancato il pendio confinante con il parco mettendo a rischio l’intera pineta sovrastante e ha realizzato una discesa al lago per lo scarico dei materiali disboscando una parte di riva.

Il Parco delle Energie e il laghetto sono l’unico fazzoletto di verde già sottratto da venti anni alla speculazione edilizia, in un territorio tra i più densamente abitato d’Europa e con il minor tasso di verde pro capite, soffocato dal traffico e dalle infrastrutture, con un altissimo grado d’inquinamento dell’aria.

Oggi una nuova speculazione nell’area, ad opera del già noto palazzinaro Pulcini, vuole aggredire ulteriormente il territorio, cancellando per sempre il lago e il suo habitat, con il progetto di realizzazione di 4 torri di 30 piani ciascuna, alte più di 100 metri che poggeranno su tufo e sedimenti fluviali incoerenti… Inoltre questo comporterà la colata di centinaia di metri cubi di cemento per nuovi insediamenti abitativi ed un aumento dell’inquinamento ambientale (polveri sottili, smog, particolato,…) ed acustico.

I complici della speculazione, responsabili negli anni di questo scempio, sono:

– L’amministrazione Veltroni, che non porta a compimento la procedura di esproprio, dando a Pulcini il tempo di presentare e vincere il ricorso al Tar contro il provvedimento di demolizione dei resti del centro commerciale abusivo mai terminato.
-Il Comune di Roma che non fornisce ai giudici del TAR elementi essenziali per confermare la demolizione completa.
-La giunta Alemanno che ha indetto il bando per riedificare le ex zone industriali e ha permesso al costruttore Pulcini di presentare il progetto “delle torri”…
-La Polverini che con la legge regionale sul Piano casa aumenta le cubature edificabili e tenta di raggirare i vincoli sulle aree protette.
-Il rettore Frati, che appena insediato, affossa il progetto di realizzazione del Campus scientifico nell’area dell’ex-fabbrica rinunciando all’acquisizione dell’area da parte de La Sapienza.
-La giunta Municipale dell’ex VI Municipio che già dal 2012 era a conoscenza del progetto e non ha fatto nulla per renderlo pubblico ed ostacolarne l’iter.

Oggi, con una canoa abbiamo conquistato il centro del lago e ci siamo riappropriati di quello che ci spetta, rivendicando il diritto di accedere all’area del laghetto, patrimonio naturalistico che appartiene a tutto il territorio con l’auspicio che tante altre canoe e vele possano solcare quelle acque. Durante l’assemblea seguita alla visita guidata, si è deciso di creare tre primi gruppi di lavoro (legale, urbanistico e naturalistico) che valuteranno tutti gli strumenti per fermare questo progetto.
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Le Brigate Verdi hanno preso parte a questo evento. La mattina hanno  partecipato alla pulizia di una parte dell’area da cui si ha la visuale sul laghetto e poi, insieme ad altre persone, hanno espresso  la volontà di non volere altro cemento nella zona di Largo Preneste, bensì di auspicare la realizzazione di un parco e il mantenimento del laghetto naturale dentro l’area dell’Ex-Snia Viscosa.
Pulizia per avere la visuale sul laghetto Da Sx: Andrea Caggese, Stefano Antonelli, Sarah Menouer
Pulizia per avere la visuale sul laghetto Da Sx: Andrea Caggese, Stefano Antonelli, Sarah Menouer
Laghetto, guardando in direzione di Largo Preneste
Laghetto, guardando in direzione di Largo Preneste
Laghetto, guardando in direzione di Via di Portonaccio/Via Tiburtina/discoteca Qube
Laghetto, guardando in direzione di Via di Portonaccio/Via Tiburtina/discoteca Qube

Associazione ambientalista di promozione sociale