30 ottobre 2013 – Alberi a Via Gina Mazza, nel Parco regionale di Aguzzano

Da Sx: Massimo Neri (Comit. quart. Rebibbia), Giuseppe Del Giudice (Logic Eco), Stefano Antonelli
Da Sx: Massimo Neri (Comit. quart. Rebibbia), Giuseppe Del Giudice (Logic Eco), Stefano Antonelli

Il 30 ottobre 2013 le Brigate Verdi, il Comitato di quartiere di Rebibbia e Logic Eco hanno piantato 5 farnie (Quercus robur L.) nel Parco regionale urbano di Aguzzano, nella parte adiacente a Via Gina Mazza.

Previamente ottenuto l’avallo dell’iniziativa da parte del Servizio Giardini, sono stati piantati 5 alberi di 5 anni, nella zona ripulita dal Comune nel 2012 e dove è stata creata un’area giochi per i bambini.

A breve gli alberi verranno protetti con una piccola recinzione e verranno collocate delle bottiglie di plastica che potrano servire ad innaffiarli.

È molto importante la partecipazione del quartiere, poiché nella stagione calda le piante andranno innaffiate regolarmente, per evitare che si secchino. Nei primi due anni dal trapianto è assolutamente necessaria un’innaffiatura regolare. Speriamo che i cittadini che vivono nelle case prospicienti il parco e i frequentatori dell’area giochi (soprattutto mamme con bambini) diano il loro contributo.

bolle di sapone per festeggiare la messa a dimora di un alberello
Bolle di sapone per festeggiare la messa a dimora di un alberello
Da Sx: Massimo Neri (Comit. Quart. Rebibbia), Stefano Antonelli, Marco Molle
Da Sx: Massimo Neri (Comit. Quart. Rebibbia), Stefano Antonelli, Marco Molle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bambini e mamme partecipano all'iniziativa
Bambini e mamme partecipano all’iniziativa
I bambini mettono a dimora le querce, per riposarcisi sotto, all'ombra, quando saranno adulti.
I bambini mettono a dimora le querce, per riposarcisi sotto, all’ombra, quando saranno adulti.

20 ottobre 2013 – Ciclopedalata degli orti

Introduzione alla ciclopedalata
Introduzione alla ciclopedalata

Il giorno 20 ottobre 2013 si è svolta la ciclopedalata degli orti, giro in bicicletta alla scoperta degli orti urbani di Roma. Negli ultimi anni sempre più persone hanno deciso di coltivare un pezzo di terra, individualmente o collettivamente con gli abitanti del proprio quartiere. Far conoscere le storie di alcune di queste persone, andando a visitare le aree coltivate, è il miglior modo per far comprendere il significato di questa scelta culturale, politica e ambientale dei neo-contadini.

Abbiamo iniziato il nostro giro dal parco di Villa Ada, facendo la prima sosta ove sorgerà un orto sinergico, il primo in questa grande area verde. Alessandra Ferranti, la rappresentante di Ecoturismo Casa Maya, l’associazione che gestirà il nascente orto sinergico, ha illustrato la genesi del progetto, il lungo iter burocratico e la felice conclusione di esso, con il permesso di iniziare i lavori.

Alessandra Ferranti introduce il progetto Colto in Ada
Alessandra Ferranti introduce il progetto Colto in Ada

Una sorgente dell’Acea fornirà l’acqua a questo orto di 1000 mq, di forma rotonda, circondato dagli esistenti cespugli di rovi, i quali fungeranno da protezione e da rifugio naturale per gli animali selvatici. Dall’esterno, si vedrà solo l’entrata.

 

Pedalando dentro Villa Ada

Dopo aver attraversato il parco, abbiamo percorso per un chilomentro la Via Salaria e abbiamo imboccato la via ciclabile.

Poco prima di giungere agli Orti di guerra, sostiamo davanti al pannello commemorativo di Ugo Forno, bambino di 12 anni, ultimo caduto nella difesa di Roma il 5 giugno 1944 ( http://www.ugoforno.it/storia.html ).

Agli orti di guerra abbiamo incontrato l’istrionico Dino il quale, dopo che i partecipanti hanno attraversato la zona degli orti, ha raccontato quando e come questi orti sono stati creati.

Dino di Fronte dell'Orto intrattiene i partecipanti
Dino di Fronte dell’Orto intrattiene i partecipanti

Il giro è continuato con l’attraversamento del vecchio ponte Nomentano, per poi entrare nella meravigliosa Riserva dell’Aniene. Poco dopo, siamo entrati nel Parco regionale di Aguzzano, dove abbiamo fatto sosta all’Orto-giardino di Aguzzano, progetto gestito dall’Associazione Casale Podere Rosa e dal Centro di Cultura Ecologica. E’ stata raccontata la storia di questi orti, la cui preparazione è iniziata nell’autunno del 2011 (analisi chimico-biologica del terreno, aratura, eliminazione delle pietre) e la cui realizzazione concreta è iniziata prima della primavera del 2012.

Per concludere la giornata, ci siamo spostati al vicino Casale Alba 2, dove i volontari che vi fanno attività hanno preparato un ottimo pranzo a prezzi super popolari, per tutti gli affamati ciclisti.

Amici dell'orto
Amici dell’orto
La piazzola dove abbiamo piantato i quattro alberi da frutto
La piazzola dove abbiamo piantato i quattro alberi da frutto
un biacco fa il suo lavoro
un biacco  fa il suo lavoro
Da Sx: Andrea Caggese, Sarah Menouer, Alessio Rivola  davanti ad uno degli alberi da frutto piantati dalle Brigate Verdi
Da Sx: Andrea Caggese, Sarah Menouer, Alessio Rivola davanti ad uno degli alberi da frutto piantati dalle Brigate Verdi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dentro la Riserva naturale Valle dell'Aniene
Dentro la Riserva naturale Valle dell’Aniene
Alla scoperta della Riserva dell'Aniene
Alla scoperta della Riserva dell’Aniene
Le bici sfilano al Parco regionale di Aguzzano
Le bici sfilano al Parco regionale di Aguzzano
Arrivo all'Orto-giardino di Aguzzano
Arrivo all’Orto-giardino di Aguzzano
Il pranzo al Casale Alba 2
Il pranzo al Casale Alba 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

APPROFONDIMENTO

Parlano così di sè:

Ecoturismo Casa Maya e il loro progetto Colto in Ada

L’associazione “Ecoturismo Casa Maya” nasce a Blera nel viterbese in un contesto familiare per promuovere uno stile di vita a costo zero, dipendente unicamente dalla natura e le sue stagioni. Il nome stesso dell’associazione non richiama un’idea di orto ma i contenuti nello statuto sono assolutamente in linea con i principi dell’agricoltura urbana che affrontano la questione “terra” e si basano sulla necessità umana in città di riconquistare spazi fisici e culturali per mettere in pratica l’autogestione. L’associazione a Roma è costituita da cittadini del 2° municipio (ma non solo) che aspettano con pazienza il nulla osta alla creazione di un orto sinergico collettivo a Villa Ada.

L’orto sinergico si basa sulla permacultura.

La Permacultura è un sistema di progettazione per la creazione di spazi vitali ecologici tramite il riconoscimento, l’utilizzo e l’armonizzazione delle singole componenti del paesaggio (morfologia, terreno,acqua,vegetazione,animali…).

Progettare in permacultura significa cercare di ottenere il massimo beneficio utilizzando il minimo di spazio ed energia in un sistema produttivo che perdura nel tempo.
Significa abbandonare la logica dello sviluppo non sostenibile, in cui tutte le attività umane si intensificano in un costante deficit energetico

Scopo della permacultura è la conciliazione tra le caratteristiche naturali dell’ambiente circostante e i bisogni dell’uomo. Ne scaturisce una bellezza che non solo appaga corpo e anima, ma che permette di non dipendere da investimenti economici. ma che dipende dalla natura e dalla cura di essa.

Attraverso l’esperienza di coltivare insieme un orto sinergico, con la guida di insegnanti o genitori, bambini e ragazzi troverebbero anzitutto un modo nuovo e divertente per ‘imparare facendo’ molte nozioni di scienze naturali, relative alle singole specie animali e vegetali e anche a concetti complessi come quello di ecosistema, essenziale per capire la natura e il rapporto dell’uomo con essa. Man mano che il progetto si vuole arricchire di laboratori, ad esempio di panificazione e saponificazione, avvicinando i ragazzi alle nozioni di base della chimica e della biologia.

L’insegnamento che può trasmettere la coltivazione di un orto comune riguarda l’educazione civica, nel senso più ampio e più pieno del termine, è il posto giusto dove ‘imparare facendo’ il valore del lavoro in tutte le sue forme: l’importanza di collaborare, di impegnarsi con costanza verso obiettivi che vadano al di là del guadagno facile e immediato, il rispetto e la cura dei beni comuni, base di quel civismo che il nostro paese sembra aver smarrito e che deve ritrovare per darsi un futuro vivibile. Agricoltura è sapere e manualità e per questo viene oggi riscoperta e reinventata da giovani imprenditori e può essere un ponte per la scoperta di una nuova economia.

L’associazione vuole cominciare questo percorso dalla scuola che forma la cultura, le attitudini, la maniera di stare al mondo di coloro che abiteranno, e a loro volta ‘coltiveranno’ il paese e il mondo di domani che, proprio come le piante di un orto, cresceranno bene solo grazie all’impegno di tutti.

È importante essere in tanti a voler questo nuovo modo di vivere gli spazi cittadini, un modo basato sull’autogestione.

 

Associazione Fronte dell’Orto e orti di guerra

L’associazione FRONTE DELL’ORTO nasce ufficialmente nel febbraio 2013, dopo che alcuni cittadini e cittadine, pensatori, architetti e soprattutto uomini e donne amanti della Natura e dell’Urbe, hanno cominciato a riappropriarsi di alcuni spazi verdi urbani, un tempo definiti ORTI DI GUERRA.

Si sono insediati da alcuni anni in questi “orti” ormai abbandonati da quei ferrovieri che dissodarono un lembo di terreno tra ferrovia e fiume Aniene nel 1938, quando ebbero assegnato il palazzo in via di villa Chigi, sulla collina sovrastante. Allora, filmati d’epoca lo dimostrano, quello era un vero e proprio insediamento urbano.

Ora questi fazzoletti di terra ricominciano a vivere, con una “nuova” generazione di persone che coltivano, re-inventano spazi di socializzazione, curano il territorio circostante anche con azioni di sensibilizzazione, pulizia e promozione territoriale.

E continuano ad arrivare “nuovi vicini”….

Fronte dell’Orto onlus

Sulla Via Francigena/Pista ciclabile tra la Salaria e la Nomentana 

 

Orto-giardino di Aguzzano

Progetto

http://sinergicoaguzzano.wordpress.com/


20 ottobre 2013 h 10 Ciclopedalata degli orti

Brigate Verdi

presentano

20 ottobre 2013 h.10

CICLOPEDALATA DEGLI ORTI

Partenza dal laghetto di Villa Ada

(entrata da Via di Ponte Salario)

Il desiderio di poter coltivare con le proprie mani, con il proprio impegno, cibi sani e a chilometro zero, diventa ogni giorno più forte. Le Brigate Verdi ti invitano a partecipare ad un giro guidato in bicicletta, alla scoperta delle zone rurali di Roma. Scopri cosa è stato fatto attraverso il recupero e la gestione condivisa di terre pubbliche, vieni a visitare gli orti sinergici, conosci questo nuovo fenomeno di aggregazione sociale e di dedizione verso la natura. Prendi ispirazione!

Programma:

10.00

Raduno dei partecipanti presso il laghetto di Villa Ada

Sosta 1

Dentro Villa Ada, per conoscere l’associazione Ecoturismo Casa Maya, che presenterà

Colto in Ada, il progetto di orto sinergico in un’area del parco

Sosta 2

Percorrendo la ciclabile lungo l’Aniene, sosta presso gli orti di guerra, gestiti dall’associazione Fronte dell’Orto

Sosta 3

Adiacente al Parco regionale di Aguzzano, all’Orto-giardino di Aguzzano, un insieme di un orto sinergico e di orti individuali gestiti dall’associazione Casale Podere Rosa e dal Centro di Cultura Ecologica

Pranzo h 14.00

Pranzo sociale presso il Casale Alba 2, dentro il Parco regionale di Aguzzano.

Sarà presentata “Skatenata” la nuova ciclofficina del quartiere, per riparare le nostre biciclette,

gestita dal Casale Alba 2

Puoi sostenere l’associazione con una piccola sottoscrizione libera: servirà a comprare alberi e finanziare le iniziative delle Brigate Verdi. Riceverai in omaggio una bustina con tante varietà di semi, per fare il tuo orto!

Per info:

338 38 40 269

[email protected]

www.brigateverdi.altervista.org

https://www.facebook.com/brigate.verdi

Alberi da frutto lungo la ciclabile del fiume Aniene

Le Brigate Verdi, di comune intesa con l’associazione Fronte dell’Orto (https://www.facebook.com/FrontedellortoOnlus?fref=ts ), hanno piantato, nelle date 30 agosto e 5 settembre 2013, quattro alberi da frutto lungo la pista ciclabile che collega Ponte Tazio (Piazza Sempione) con Ponte Salario (Via Salaria). È stata scelta una piazzola che si spera possa in seguito diventare un punto di sosta per i ciclisti, sotto ombrosi alberi. Le Brigate Verdi hanno eseguito scavo e piantatura, l’associazione Fronte dell’Orto si occuperà dell’innaffiatura e della manutenzione periodica della piazzola.

Messa a dimora di un pruno di 3 anni. Da Sx: Robert Kipkoech, Stefano Antonelli, Marco Molle
Da Sx: Robert Kipkoech, Manuela Ravina Da Silva, Marco Molle
Pruno messo a dimora in un luogo più consono di un vaso!

 

Pesco messo a dimora. Da Sx: Stefano Antonelli, Marco Molle, Robert Kipkoech
Pesco messo a dimora. Da Sx: Stefano Antonelli, Marco Molle, Robert Kipkoech

 

18 maggio 2013 – “Semo come semino” al Casale Alba 2, dentro il Parco regionale di Aguzzano

Da Sx: Stefano Antonelli, Antonio Onorati, Cesare Frabetti, Paola Taviani
Da Sx: Stefano Antonelli, Antonio Onorati, Cesare Frabetti, Paola Taviani

Il 18 maggio 2013 si è svolto presso il casale Alba2, all’interno del Parco regionale di Aguzzano, l’incontro Semo come semino, sulla tematica delle sementi a rischio erosione genetica e sulla tutela della biodiversità. All’incontro hanno partecipato il professore di genetica Marcello Buiatti, dell’Università di Firenze; Antonio Onorati, presidente del Centro Internazionale Crocevia; Cesare Frabetti, agricoltore; Paola Taviani dell’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio). A fine incontro sono stati regalati sacchetti con diverse varietà di semi.

Da Sx: Stefano Antonelli, marcello Buiatti, Antonio Onorati, Cesare frabetti, Paola Taviani
Da Sx: Stefano Antonelli, Marcello Buiatti, Antonio Onorati, Cesare Frabetti, Paola Taviani
Carlo Gori
Carlo Gori
gli ascoltatori
gli ascoltatori

2 giugno 2012 – Ciclopedalata dei parchi e gare di bicicletta per bambini nel parco di Aguzzano

Da Sx: Arnaldo Cavaliere, Alessandra Bartoli (Comitato Parco Sannazzaro), Stefano Antonelli
Da Sx: Arnaldo Cavaliere, Alessandra Bartoli (Comitato Parco Sannazzaro), Stefano Antonelli

Il 2 giugno 2012 si è svolta la Ciclopedalata dei Parchi, un giro su due ruote che ha toccato 5 parchi a rischio cementificazione: Parco Talenti (Via Fucini),  Parco Sannazzaro (Viale Jonio), Villa Blanc (Via Nomentana), Parchetto Feronia (Via Feronia, c/o Metro B Monti Tiburtini), Parco regionale di Aguzzano (Via Casal de’ Pazzi). Attraverso quest’iniziativa si è voluto portare i cittadini a conoscere alcune aree verdi di Roma che rischiano di essere sommerse da una colata di cemento. In ogni parco abbiamo fatto una sosta, durante la quale i rappresentanti dei comitati che cercano di tutelarli hanno preso la parola: hanno illustrato la situazione attuale, le prospettive future e le speranze dei cittadini dei quartieri adiacenti.  Alla fine dell’ultima tappa, pranzo nel parco. Nel pomeriggio, spazio dedicato alle gare di bicicletta per bambini, organizzate da Oscar Salvi e Rita Tortora,  all’interno del Parco di Aguzzano.

Sandra Bartoli illustra la situazione del Parco Sannazzaro
Sandra Bartoli illustra la situazione del Parco Sannazzaro
Attraversando Parco SannazzaroDa Dx: Andrea Caggese, Marco Molle
Attraversando Parco Sannazzaro
Da Dx: Andrea Caggese, Marco Molle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adolfo Rinaldi (Comitato Villa Blanc), in via Marliano, parla della difficile situazione della Villa.
Adolfo Rinaldi (Comitato Villa Blanc), in via Marliano, parla della difficile situazione della Villa.

 

Il rappresentante del Parchetto Feronia spiega la storia di questa piccola area verde.
Il rappresentante del Parchetto Feronia spiega la storia di questa piccola area verde.

 

Gare per i bambini organizzate da Oscar Salvi e Rita Tortora
Gare per i bambini organizzate da Oscar Salvi e Rita Tortora

 

 

 

 

 

 

Premiazione dei bambini
Premiazione dei bambini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimento sulla storia dei parchi visitati:

PARCO TALENTI

Il Parco Urbano Talenti, inserito nel Piano delle Certezze (approvato dal Consiglio Comunale nel 1997) come area verde irrinunciabile, è il prodotto di una Convenzione tra il Comune di Roma e la proprietà dell’area: la FINEUROPA S.p.A..

La Convenzione stipulata prevede la cessione gratuita dell’area al Comune e la realizzazione, a carico della società Pietro Mezzaroma e Figli, del parco pubblico di 392.594 mq, a compensazione delle previste cubature  edificatorie (ormai realizzate) del “Rione Rinascimento” realizzate dalla FINEUROPA. Nello specifico il Parco Talenti si estende per una superficie di circa 47 ettari, da sempre divisa in due: 40 ettari privati, ex convenzione S.I.R.A., più esterni al centro abitato, e circa 7 ettari dell’ex “Punto Verde Qualità”).

Con la delibera n°183 adottata da Consiglio Comunale del 12 settembre 1997 ha inizio l’iter burocratico che istituisce il programma di intervento urbanistico “Parco Talenti” sulla proposta della Società FINEUROPA.

Il 22 maggio 2001 avviene la stipula della “Convenzione Parco Talenti”.

Inoltre il Coordinamento per il Parco Talenti (oggi Coordinamento Rete Ecologica Roma Montesacro) con Legambiente Lazio, hanno proposto (con la conferenza stampa del 28 luglio 2009 e il dossier Marcigliana http://www.organizzazionealfa.it/wp-content/uploads/2010/09/Dossier_Marcigliana.pdf) di estendere la Riserva Naturale regionale della Marcigliana fino all’area del Parco Talenti, attraverso l’area agricola sita tra Via di Casal Boccone e Via della Cesarina, ampliandone di 120 ettari il perimetro, per bloccare il progetto del campo da golf; per cassare dal piano d’assetto della Riserva lo strabordante centro internazionale di allevamento per cavalli purosangue proposto dalla Società ISAIV del Gruppo Ligresti; per impedire l’ampliamento di ben 16 ettari della cava di Via Vallericca al fine di garantire la tutela della splendida area protetta e arricchirne la qualità agricola.

L’ampliamento, che andrebbe ad integrare all’interno della Marcigliana un ambito agricolo di circa 80 ettari (uno dei pochi rimasti integri all’interno del G.R.A.), individuato dal Piano Territoriale Paesistico Regionale come area agricola di rilevante valore, e il Parco urbano Talenti di circa 42 ettari, (oggetto di una storica mobilitazione delle associazioni ambientaliste e inserita quale area irrinunciabile dal Piano delle Certezze, approvato dal Consiglio Comunale di Roma nel 1997), creerebbe un cuneo verde di connessione con la città (http://www.organizzazionealfa.it/wp-content/uploads/2011/06/Tav.-Parco-Talenti_Marcigliana2.jpg), portando la Riserva all’interno del costruito, con l’auspicato effetto di creare un rapporto più diretto tra i cittadini e la Riserva stessa. Infine, questo “continuum” ambientale e di ecosistemi, impedirebbe la saldatura edificatoria del settore nord-est della città.

 

PARCO SANNAZZARO

Nel novembre 1993 nasce un comitato di cittadini a difesa dell’area verde denominata Parco Sannazzaro destinata, nel PRG allora vigente, a servizi pubblici di quartiere (M3) e completamento edilizio (D), oltre al passaggio di una strada a scorrimento veloce di collegamento tra l’autostrada A1 e la tangenziale est.

Il Comitato promuove una raccolta di firme, manifestazioni sull’area del parco e partecipaattivamente alla Consulta Verde costituitasi in Campidoglio e, successivamente, nel IV Municipio.

I risultati della mobilitazione sono: la risoluzione n.15/1994 con la quale il Consiglio Municipale richiede la sospensione del progetto per la realizzazione della bretella autostradale nel parco e si impegna alla tutela e alla salvaguardia ambientale dei “pratoni di viale Jonio” e la delibera comunale n.92/1997 (Piano delle certezze- allegato B, comma C2) che prevede il cambio di destinazione d’uso del Parco Sannazzaro a zona N (verde pubblico).

Raggiunto l’obiettivo principale, il Comitato continua negli anni a vigilare sul parco, denunciando all’amministrazione locale ogni operazione ritenuta sospetta (movimenti di terra, scarico di materiali, etc.).

Con delibera comunale n. 18/2008 viene approvato il nuovo Piano regolatore (PRG) di Roma. L’area del Parco Sannazzaro torna ad essere destinata a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, ovvero potenzialmente destinata alla costruzione di scuole, case, edifici di culto, parcheggi pubblici e privati, attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ecc.

Ciò significa che il parco potrebbe essere interamente edificato!

Il Comitato, quindi, è tornato a sensibilizzare la popolazione della zona sulla necessità di difendere e riqualificare i pochi spazi verdi del quartiere, non più e solamente aree marginali o di rispetto di un sistema stradale sempre più esteso ed articolato, bensì come patrimonio della comunità ed elemento centrale nella politica complessiva di cambiamento e qualificazione delle aree metropolitane.

Attraverso una nuova raccolta di firme, manifestazioni nel parco, piantumazione di alberi, il Comitato è riuscito ad ottenere:

  • l’approvazione dell’ordine del giorno n.5/2012 da parte del Consiglio Municipale per la salvaguardia del Parco Sannazzaro;

  • la realizzazione di un’area giochi per bambini nell’unica superficie di proprietà comunale all’ingresso del parco;

  • l’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina dell’ordine del giorno n.9/2013 a favore della preservazione del Parco Sannazzaro.

 

VILLA BLANC

Dopo 12 anni di attività spontanee, il Comitato Villa Blanc si è costituito formalmente in Associazione, senza fini di lucro, il 1 febbraio 2013, con lo scopo di rafforzare e consolidare le iniziative tese a difendere e salvaguardare il patrimonio storico e ambientale della villa.

Infatti Villa Blanc –situata in via Nomentana 216 a Roma– pur essendo destinata a verde pubblico e servizi locali dal Piano Regolatore Generale e tutelata da numerosi altri vincoli di interesse storico e paesaggistico, è sottoposta ad un progetto di trasformazione in un campus universitario privato della LUISS con foresterie e 8 parcheggi interni per circa 5000 mq –autorizzato nel Dicembre 2012 dal Comune di Roma- che potrebbe  compromettere totalmente e irrimediabilmente la conservazione del suo valore storico ed ambientale, chiudendo il parco alla fruizione dei cittadini.

A giugno del 2012 grazie alle nostre segnalazioni, all’esposto di Legambiente ed al deciso intervento del Corpo Forestale dello Stato e della LIPU, sono stati bloccati il taglio degli alberi e l’avvio del disboscamento che la LUISS stava eseguendo a Villa Blanc, in previsione dell’avvio dei lavori, contravvenendo alle disposizioni di legge (L 157/92 e L 189/2004, Direttiva CEE 79/409, L 503/81 in adozione della Convenzione di Berna) e al regolamento del Comune sulla tutela della flora e fauna selvatica, in una area definita come area boscata dal Piano Regolatore regionale.

Per queste ragioni è stato presentato da alcuni membri del Comitato, insieme ad Italia Nostra e ad altri cittadini, un ricorso urgente al TAR contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune, per l’esame del quale l’udienza si è avuta il 5 giugno 2013 prossimo e di cui si attende la sentenza.

Con la nostra battaglia intendiamo riaffermare che il Parco e gli edifici storici di Villa Blanc devono essere conservati come un insieme unico ed irripetibile di elementi diversi, correlati tra di loro, con edifici e manufatti di arredo scenografico e monumentale ed un parco di essenze arboree, floreali e vegetali, da rendere fruibile a tutti i cittadini.

 

PARCO REGIONALE DI AGUZZANO

Il Parco Regionale di Aguzzano, (istituito con Legge Regionale 8 Agosto 1989 n.55 – Piano di Assetto Maggio 1995), con i suoi 57 ettari, è il più piccolo tra le riserve e i parchi regionali del Lazio, ma di grande importanza vista la sua inclusione all’interno di un territorio densamente edificato. Il Parco ha conservato negli anni il suo aspetto di “ultimo lembo dell’Agro Romano” e custodisce, con i suoi 5 casali, le testimonianze dell’antica attività agricola che ne fa oggi un “museo all’aria aperta”. Il Piano del Parco, del resto, con il suo modello di assetto fortemente unitario, accentua e valorizza queste caratteristiche, conferendo al Parco (situato tra la via Nomentana, la Via Tiburtina e il GRA) la caratteristica indiscussa di polmone verde, e rappresenta un punto di svago e di incontro per i cittadini della zona est di Roma.

LE TRASFORMAZIONI DEL PARCO DI AGUZZANO

Purtroppo, questo spazio verde all’interno del IV° Municipio è seriamente minacciato, così come gli stessi casali. Le assegnazioni dei casali, ad esempio, sono completamente fuori di ogni logica gestionale di quel Piano di Assetto che li destinerebbe piuttosto ad ospitare attività culturali, al servizio dei quartieri circostanti e della città. Vediamo la loro situazione:

Il CASALE ALBA 3 (detto “LE VACCHERIE”) sede del CCE Centro di Cultura Ecologica, è l’unico casale adibito ad attività aperte alla cittadinanza, ma che è minacciato di chiusura e a cui non è stata rinnovata la convenzione da parte del Comune di Roma. La A.T.I. (cioè l’Associazione Temporanea d’Impresa che tiene aperta la biblioteca e gestisce le attività del Centro) lavora volontariamente e si autofinanzia con le sue attività. Per tale motivo sono state presentate migliaia di firme al Comune di Roma a sostegno del mantenimento del CCE e della prosecuzione della sua attività. Attualmente è in corso una opposizione al TAR e si è in attesa della sentenza;

Il vicino casale (denominato “STALLA DEI TORI”) destinato a “sala per incontri e assemblee pubbliche del quartiere e punto di bio-ristoro” è stato occupato nel luglio 2010 dalla Protezione Civile del Comune di Roma in deroga al piano di assetto e, con palese abuso, destinato ad uffici della Protezione Civile, togliendo di fatto un casale all’uso dei cittadini;

Il CASALE ALBA 1 (detto del “PADRE NOSTRO”) nel quale il Piano di Assetto del Parco prevede un “Centro Teatrale”, in palese contrasto con la sua destinazione, è stato assegnato senza gara pubblica alla cooperativa integrata Artemisia con attività nel campo immobiliare ed ambientale. La cooperativa Artemisia fra l’altro sta attualmente effettuando lavori di ristrutturazione in economia senza progetto ed utilizza tale spazio come ufficio/residenza;

Il CASALE NUOVO DI AGUZZANO (detto del “VASCONE”), destinato nei piani di assetto del Parco a “Museo dell’agro romano” e lasciato in uno stato di totale abbandono, sembra essere interessato da un progetto per riabilitazione motoria di disabili, con finanziamento milionario fra privati e Comune di Roma che lascia molti dubbi e molte perplessità;

Il Casale ALBA 2 (detto “Le Scuderie”) da poco ristrutturato dal Comune di Roma, doveva diventare secondo il piano di assetto “Casa della Musica” per attività culturali e musicali per il quartiere e la città, ma le amministrazioni, fra cui quella penitenziaria, lo vogliono trasformare in una struttura detentiva di sorveglianza attenuata per madri detenute (progetto ICAM). Gli interventi prevedono un ampliamento delle cubature, realizzazione di una recinzione esterna alta almeno 4 metri e dotata di sistema antiscavalcamento con eventuale doppia recinzione, sistemazione dello sterrato di accesso al Casale (asfalto …), installazione impianti di illuminazione notturna, sensori notturni di rilevamento movimenti, barriera di controllo per l’eventuale accesso di automezzi all’ingresso del parco, transito autoveicoli di servizio con relativa area parcheggio all’interno del Parco… Come si evince, nulla che possa attenuare veramente l’impatto dei bimbi con la realtà carceraria.

Altri interventi hanno riguardato direttamente il Parco: la piantatura di alberi da parte di sponsor bancari e petroliferi dei quali non si conosce la vera finalità; la installazione di attrezzi ginnici da parte del Comune di Roma che per la loro conformazione (acciaio su plinti di cemento) mal si addicono alla natura rurale e agricola del luogo; le attività di bonifica del Fosso di S.Basilio effettuate con ruspe e trattori che hanno messo a rischio la fragile biodiversità del luogo.

COSA E’ IL COORDINAMENTO PER LA TUTELA DEL PARCO REGIONALE DI AGUZZANO

Il Coordinamento, formato da Associazioni, Comitati, cittadini, studenti, nasce spontaneamente agli inizi del 2012 come espressione del dissenso contro il progetto ICAM nel Casale Alba2 e contro le variazioni del piano di assetto del Parco. Difende il Parco di Aguzzano come BENE COMUNE e intende costruire valide alternative per la gestione dei Casali. Il Coordinamento vuole che quest’area verde possa continuare ad esistere nella forma attuale senza essere invasa da cemento e asfalto, militarizzata o trasformata in bene di consumo. Vuole altresì che vengano conservate le attuali destinazioni d’uso dei casali come luoghi di attività socio-culturali per il quartiere e la città, nei quali RESPIRARE cultura, socialità, partecipazione.

Se oggi si parla del Parco di Aguzzano lo si deve solo e unicamente alle conquiste ottenute dai cittadini nell’arco di 30 anni, che han permesso di salvare questo bene collettivo dalla speculazione edilizia, per poi valorizzarlo.

 

Giugno e luglio 2011 – Cineforum ambientalista c/o Centro di Cultura Ecologica, Roma

Nei mesi estivi sono state organizzate delle proiezioni di film su ambiente alimentazione. E’ stata affittata, nei giorni e orari prescelti, la sala della biblioteca del Centro di Cultura Ecologica, sito in Via Fermo Corni (zona Casal de’ Pazzi), adiacente al Parco regionale di Aguzzano. Scarsa affluenza, causata dall’ inesperienza organizzativa. Tuttavia, le proiezioni sono state apprezzate dai presenti e complessivamente è stata un’esperienza interessante e utile per il futuro.

Questo il programma proposto:

4   giugno –  Una scomoda verità, di Al Gore

11 giugno –  Carne, puntata di Report

25 giugno –  Il piatto è servito, puntata di Report

2   luglio –    Buon appetito, puntata di Report

9   luglio –    Il pianeta verde, di Coline Serreau

 

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15 marzo 2010 – Piantatura di 5 alberi nell’area verde c/o Via Ripa Mammea, Roma

Dopo aver effettuato una pulizia di tutta l’area adiacente al marciapiede, abbiamo piantato 5 alberi:  4 pioppi bianchi (Populus alba) e un acero (Acer negundo). Dopo pochi giorni l’acero è stato rubato. Giorni dopo ancora due pioppi sono stati sradicati e buttati pochi metri più in là: per fortuna, è stato possibile ricollocarli subito a dimora. Gli atti di gratuito vandalismo sono uno dei maggiori problemi che seguono la piantatura di piccoli alberi.

Andrea Caggese - Sullo sfondo, i vasi con i pioppi bianchi
Andrea Caggese – Sullo sfondo, i vasi con i pioppi bianchi
Stefano Antonelli - Sullo sfondo, i vasi con i pioppi bianchi
Stefano Antonelli – Sullo sfondo, i vasi con i pioppi bianchi

 

 

 

 

 

 

 

 

Novembre e dicembre 2009 – Pulizia area verde c/o Via Ripa Mammea, Roma

Il primo intervento del gruppo, che poi si costituirà come Brigate Verdi, è stata la pulizia di un’area verde abbandonata, delimitata da Via di Rebibbia, Via Tiburtina e Via Ripa Mammea. Questo luogo è stato più semplicemente ribattezzato, in maniera lungimirante, “l’aiuola”.

L'area a lavoro appena avviato
L’area a lavoro appena avviato
L'area dopo alcune ore di lavoro
L’area dopo alcune ore di lavoro

La zona era in condizioni di degrado, piena di rifiuti di ogni genere: bottiglie, lattine, calcinacci, copertoni, siringhe, tubi idraulici, più le solite buste di plastica e imballaggi di piccole dimensioni.

La zona è stata ripulita, i rifiuti sono stati differenziati il massimo possibile (vetro, alluminio, carta, indifferenziato) e svuotati negli appositi contenitori.

È stata necessaria una rimozione quasi completa delle erbe selvatiche in modo da poter dissotterrare e rimuovere agevolmente rifiuti semisepolti (bottiglie, ferraglie, pezzi di asfalto).

Arianna Isotti
Arianna Isotti
Da Sx: Shamim Mazharul Islam, Stefania Vacca.
Da Sx: Shamim Mazharul Islam, Stefania Vacca.
Andrea Caggese - In primo piano: pezzi di asfalto raccolti nell'area
Andrea Caggese – In primo piano: pezzi di asfalto raccolti nell’area

 

 

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Da Sx: Shamim Mazharul Islam, Stefania Vacca, Andrea Caggese
Da Sx: Shamim Mazharul Islam, Stefania Vacca, Andrea Caggese
Da Sx:  Stefano Antonelli, Stefania Vacca, Shamim Mazharul Islam - Lunghissime liane di Clematis Vitalba
Da Sx: Stefano Antonelli, Stefania Vacca, Shamim Mazharul Islam – Lunghissime liane di Clematis Vitalba

SEMO COME SEMINO – sabato 18 maggio 2013 ore 15.30

Casale Alba 2 – all’interno del Parco di Aguzzano, zona Metro B Rebibbia/Via di Casal de’ Pazzi Accessi da via Fermo Corni e da via E. Paternò di Sessa

locandina
locandina evento Semo come semino

“Semo come semino
Semi, biotecnologie e agroindustria
ovvero
Seminare bene per non farsi del male e vivere meglio”

 

Il seme, archetipo di una società antica che ha funzionato per millenni senza arrecare danno alla natura, è diventato oggi oggetto di una
complessa vicenda giuridico- economica, che ha enormi effetti sulle nostre vite.
Stimolare il dibattito sul seme per (ri)prenderci un ruolo attivo come
cittadini e abitanti del mondo.
Perché un seme non è uguale a un altro, ma un fattore di
tradizione, civiltà e sviluppo

 

Intervengono

Marcello Buiatti Professore di genetica Università di Firenze
Ogm, multinazionali e meccanizzazione dell’agricoltura, biotecnologie

Riccardo Bocci Agronomo Rete Semi Rurali
Legislazione italiana, europea,
quadro degli accordi internazionali in materia di sementi
Brevetti di proprietà intellettuale sulle sementi

Antonio Onorati Presidente Centro Internazionale Crocevia
Diritti degli agricoltori, Trattato Fao 2001

Cesare Frabetti Agricoltore Collettivo Terra-Terra
Importanza della riproduzione delle sementi da parte dell’agricoltore;
necessità dell’affidamento delle terre demaniali ai contadini

Interverrà anche il Coordinamento degli orti urbani di Roma

Incursione artistica di Andrea Impagnatiello


L’evento è organizzato in collaborazione con il Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi e con l’Associazione Alba 2. Aderisce all’iniziativa Insieme per l’Aniene Onlus.

Associazione ambientalista di promozione sociale