Manifesto Brigate Verdi

Manifesto d’azione

 

Linea di pensiero

Articolo 1

L’attivismo ambientale di ogni membro delle Brigate Verdi deve essere dimostrato da fatti concreti, non dalle buone intenzioni.

Articolo 2

Ogni membro delle Brigate Verdi deve essere caratterizzato da una predisposizione a fare dell’educazione ambientale, deve avere la capacità di spiegare con pazienza e cognizione di causa le problematiche inerenti all’ambiente e deve avere delle proposte od eventuali soluzioni ecosostenibili per fare fronte ad esse.

Articolo 3

Le iniziative e i progetti delle Brigate Verdi devono essere logiche, modeste e partecipative. Logiche vuol dire che devono considerare il contesto di intervento, la fattibilità; modeste significa che devono essere realistiche e proporzionate al tempo e ai mezzi a disposizione. E’ necessaria una politica di piccoli passi, con iniziative o progetti che siano efficienti (ben realizzati tecnicamente) nonché efficaci (di concreta utilità per la popolazione). Partecipative vuol dire che le Brigate Verdi devono realizzare iniziative e progetti coinvolgendo e sentendo, per quanto possibile, le parti interessate direttamente o indirettamente dagli stessi. Inoltre le Brigate Verdi devono sensibilizzare e coinvolgere persone esterne all’associazione e cercare di mantenere vivo l’interesse e la partecipazione di queste ultime, anche dopo la realizzazione dell’iniziativa o del progetto.

Articolo 4

Le Brigate Verdi non cercano visibilità fine a se stessa, ma acquistano visibilità ogni qualvolta realizzano un’iniziativa o un progetto. Acquistano diritto ad esprimere la propria visione in proporzione alle iniziative o progetti realizzati.

Saranno i fatti a legittimare l’azione e il pensiero delle Brigate Verdi.

Obiettivi

Articolo 5

Le Brigate Verdi vogliono creare una coscienza ed una consapevolezza ambientalista nelle persone, dando l’esempio concreto e favorendo la diffusione di informazioni e saperi sulle tematiche ambientali. Questo scambio di saperi avverrà tra i membri ma anche invitando a parlare di tematiche settoriali alcuni esperti esterni all’associazione.

Articolo 6

Le Brigate Verdi sostengono l’idea di lotta all’inquinamento, la prospettiva di disarmo mondiale e di costruzione di rapporti pacifici tra le persone e le nazioni, anche tramite la cooperazione per uno sviluppo sostenibile.

In campo ambientale, le Brigate Verdi sono contrarie all’uso di insetticidi, diserbanti e fertilizzanti sintetici che mettono in pericolo la biodiversità; sono contrarie all’uso degli o.g.m. e deprecano l’operato delle multinazionali che brevettano le sementi e si arricchiscono ai danni dei piccoli agricoltori; sono favorevoli all’uso del trasporto pubblico e ad una drastica riduzione dei mezzi privati a carburante fossile. Le Brigate Verdi sostengono l’uso della bicicletta e di mezzi di trasporto non inquinanti, animali inclusi.

Le Brigate Verdi sostengono una produzione alimentare biologica integrale su piccola scala, sono favorevoli all’agricoltura urbana a chilometro zero e contestano la produzione alimentare su scala industriale, che danneggia l’ambiente e le persone, offrendo prodotti di bassa qualità.

Il riciclo e il riuso degli oggetti sono comportamenti da adottare e da incentivare, quali pratiche contro gli sprechi e i consumi non necessari, nonché contro l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.

Per la produzione di energia a livello mondiale le Brigate Verdi sono contrarie all’energia nucleare e considerano lo sviluppo  delle energie rinnovabili come soluzione contro il degrado progressivo del clima, dell’ambiente e della vivibilità del Pianeta. Di pari passo, come base per una politica del genere, dovrà attuarsi una politica di riduzione dei consumi, senza la quale il mutamento energetico sarebbe inutile.

Articolo 7

Le Brigate Verdi cercano di educare le persone all’amore e alla tutela della natura e dell’ecosistema minacciato dall’inquinamento.

Articolo 8

Le Brigate Verdi vogliono favorire un ritorno delle persone al contatto consapevole con la terra e la natura; promuovono la coltivazione biologica e l’autoproduzione come pratica sociale positiva per se stessi e per la società.

Mezzi

Articolo 9

Le Brigate Verdi devono tenersi aggiornate sulle tematiche ambientali.

Ogni componente delle Brigate Verdi dovrà cercare di studiare materie attinenti all’ambiente (biologia, chimica, fisica, diritto ambientale etc.) per fondare il proprio pensiero e la propria azione su basi e conoscenze concrete.

Gli appartenenti alle Brigate Verdi devono apprendere capacità agronomiche, da migliorare gradualmente. Rudimenti su come si piantano alberi e piante, su come si innesta un albero, su come effettuare una potatura, su quali sono i cicli stagionali delle piante devono essere alcune delle basi che un membro dell’associazione deve avere o acquisire.

Articolo 10

Le Brigate Verdi ritengono fruttuosa e utile la collaborazione tra associazioni, al fine di realizzare progetti o iniziative congiunte. Esperienze di conoscenza e approfondimento fatte presso altre associazioni sono ritenute auspicabili e formative, pur mantenendo chiara l’identità delle Brigate Verdi. Scambi di conoscenze e aiuto reciproco tra associazioni sono considerati molto efficaci per migliorare la qualità delle attività delle Brigate Verdi.

Articolo 11

Uno dei mezzi con cui le Brigate Verdi contribuiscono alla salvaguardia dell’ecosistema terrestre è quello di piantare alberi e piante.

Aspetti gestionali

Articolo 12

Per ogni nuovo membro delle Brigate Verdi, si potrà procedere alla piantatura di un albero, evento che verrà annotato in un apposito registro.

Articolo 13

Le Brigate Verdi possono intervenire in qualsiasi ambito territoriale, ove ritenuto necessario, in Italia o all’estero.

Articolo 14

Le Brigate Verdi, una volta consolidata la propria struttura associativa, sono aperte ad accogliere persone che vogliano svolgere nell’associazione il servizio civile nazionale, il servizio volontario europeo, il servizio civile internazionale.

Articolo 15

Le Brigate Verdi, possono fare richiesta di una sede, ottenuta in comodato d’uso dal Comune di Roma, ex articolo 32, legge nr. 383, 1997.

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Associazione ambientalista di promozione sociale