17 marzo 2016 Pietra Montecorvino – Motta Montecorvino

17 marzo 2016 Pietra Montecorvino – Motta Montecorvino

Stamane pioggia. Sono uscito per fare un saluto al bar, poi di nuovo un giretto al borgo di Pietra per vederlo di giorno. Bello veramente! Qualche cartolina comprata e il dubbio se partire o meno a piedi per Motta Montecorvino. La pioggia scendeva proprio bene giù!  Alla fine mi decido, preparo il bagaglio e vado a salutare Maria Giulia, Morena e Vittorio, che mi hanno accolto così bene. Spiego che sul meteo ho visto che per 2-3 ore non dovrebbe piovere. Foto, saluti, esco e nemmeno dopo 10 metri inizia a piovere!  Ma è durato 5 minuti.  Farò la strada breve, forse un poco in salita.  Avevo appena iniziato e la pioggia ha cominciato a scendere. Ad un certo punto ho indossato i miei pantaloni alla turca fatti con una busta di spazzatura enorme, che mi sono fatto dare al bar.  Cammino cammino, tutta salita. Non si capiva se fossi bagnato per la fatica o per la pioggia! Poi per fortuna ha iniziato a fare più freddo e quindi almeno non ci sono stati problemi con il caldo. Nebbia ovunque, non si vedeva quasi nulla. Rivoli d’acqua che correvano ai lati della stradina, ruscelli improvvisati dappertutto, Ad un certo punto tutta la strada era attraversata da un ruscello…. ho dovuto prendere una pietra e farmi un guado. In alcuni casi sono dovuto uscire fuori dalla strada perché c’erano pozzanghere enormi. Alla fine si è alzato il vento e mentre passavo nella nebbia si sentivano le pale eoliche in azione, raramente le si poteva scorgere. Arrivato a fine sentiero sterrato, la strada asfaltata. Ho fatto una visita al cimitero, visto che mi ci sono trovato a passarci davanti. Un saluto a ‘sti poveri morti e un giro di sguardi alle ex facce del paese. Cognomi frequenti: Pepe, Conte, Massenzio, Iuliano…comunque la visita al cimitero è malinconicamente interessante. Arrivato al paese ho visto la meravigliosa quercia di San Luca (una roverella, Quercus pubescens), bellissima e non potata barbaramente. Allora la domanda è: deve essere per forza ultracentenario un albero per non essere massacrato dai potatori incompetenti pagati dal Comune??
Sono salito in cima alla collina del paese, dove si trova la torre e il vento e la nebbia avvolgevano buona parte del paese. Sono sceso al Comune dove mi aspettava il capo dei Vigili Urbani: gentilissimo mi ha offerto dei biscotti e un caffè. Credo dovessi fare abbastanza ridere per come ero conciato: facevo ridere quasi anche a me…ma mi sono divertito moltissimo durante questo cammino. Certo che verso l’ultima ora di strada i miei scarponi erano però ormai pieni d’acqua. Affinerò le tecniche idrofughe! Mi ha poi portato dove dormirò, una sala della scuola dove sono stati allestiti dei letti. Ho messo ad asciugare le cose bagnate ed alcune che mi si sono bagnate nello zaino (coperto, ma col vento…). Ho fatto conoscenza con le persone di un’associazione che stavano nel locale affianco. Facevano i preparativi per lo spettacolo della Passione di Cristo. Due di loro mi hanno portato da Don Sergio, parroco di Motta, originario di Pietra Montecorvino.   Montecorvino era un vecchio paese, abbandonato, da cui si sono formati Pietra, Motta e Volturino. La torre di Montecorvino è tuttora esistente ed è un importante vestigio storico. A maggio si svolge un importante pellegrinaggio da Pietra Montecorvino.
Don Sergio mi ha preparato la cena e siamo rimasti circa tre ore a chiacchierare di molti argomenti interessanti. Qui continua a piovere pesantemente!

 

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