Il 23 gennaio 2020 c’è stata un’assemblea pubblica per parlare della futura sistemazione del piazzale della Stazione Tiburtina, dove è situato il terminal dei bus a lunga percorrenza, Largo Guido Mazzoni.
Una volta terminata la demolizione della sopraelevata, si procederà da marzo al rifacimento del piazzale. Il progetto è stato ereditato dalle precedenti amministrazioni. Non è un gran progetto, prevede il taglio di svariati alberi grandi, che verranno rimpiazzati da alberi più piccoli, a causa della cattiva progettazione. Non è previsto nulla per la ciclabilità, niente che possa essere una connessione con la ciclabile Nomentana, per esempio. Provare a fare una modifica del progetto ora, spiegava in altra sede l’assessore Montuori, rischierebbe di fare fermare il cantiere, finalmente fatto partire dopo anni di stallo. Certo, tecnicamente, non ha senso tagliare alberi grandi e in salute per piantarne altri più piccoli. I comitati locali di Tiburtina hanno anche proposto da mesi un progetto alternativo, ma non è ancora stato preso in considerazione dall’amministrazione.
All’assemblea i grandi assenti sono stati i giovani, forse il 5% dei partecipanti. Che fanno i giovani, quelli con più tempo libero?